Va reintegrato il lavoratore licenziato per fatto non illecito
- 9 Agosto 2024
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Non è legittimo il licenziamento del dipendente che ha presentato certificati medici falsi a giustificazione di giornate di assenza a causa della malattia del figlio se non è provata la consapevolezza da parte del lavoratore della non autenticità della documentazione. Questo quanto stabilito dalla Corte di Cassazione con Ordinanza n. 20891 del 26 luglio scorso, la quale ha ribadito che l'insussistenza del fatto contestato, che rende applicabile la tutela reintegratoria ex art. 18, comma 4, dello Statuto dei lavoratori, comprende anche l'ipotesi del fatto sussistente ma privo del carattere di illiceità.
Nel caso di specie, il comportamento del dipendente risulta privo del carattere di illiceità sotto il profilo soggettivo, per mancanza di coscienza e volontà riguardo all'antigiuridicità della propria condotta. Quindi, il lavoratore deve essere reintegrato e risarcito.