RESIDUO FERIE DEL 2022 DA GODERE ENTRO IL 30 GIUGNO 2024
In base alla disciplina sull’orario di lavoro, (decreto legislativo n. 66/2003 s.m.i.) il prestatore di
lavoro ha diritto ad un periodo annuale di ferie non inferiore a quattro settimane, salvo quanto previsto dalla
contrattazione collettiva che può prevedere un periodo maggiore.
Tale periodo, a precisa richiesta del lavoratore, compatibilmente con le esigenze aziendali, va goduto
per almeno due settimane consecutive, nel corso dell’anno di maturazione e, per le restanti due settimane,
nei 18 mesi successivi al termine dell’anno di maturazione.
Ne consegue che entro il 30 giugno 2024 dovranno essere fruite le giornate di ferie relative al
periodo minimo maturate nell’anno 2022, pena una sanzione amministrativa pecuniaria fissata in misura da
€ 120,00 a € 720,00 fino a 5 lavoratori; da € 480,00 a € 1.800,00 se la violazione si riferisce a più di 5 lavoratori
o se si è verificata in almeno 2 anni; da € 960,00 a € 5.400,00 se la violazione si riferisce a più di 10 lavoratori
o se si è verificata in almeno 4 anni. Tutti gli importi sono a carico del datore di lavoro in aggiunta ai contributi
dovuti per le ferie non godute nei termini previsti.
Riepilogando, il datore di lavoro deve:
- permettere ai propri dipendenti di fruire le ferie almeno per due settimane consecutive, se richiesto
dallo stesso dipendente, compatibilmente con le esigenze aziendali;
- consentire la fruizione (entro il 30/06/2024) delle restanti giornate di ferie relative al periodo
minimo maturato nell’anno 2022;
Si ricorda inoltre, che il periodo minimo di ferie (quattro settimane) non può essere sostituito dalla
relativa indennità per ferie non godute salvi i seguenti casi:
- rapporti di lavoro a termine di durata inferiore all’anno (a determinate condizioni);
- lavoratori inviati all’estero (non in trasferta ma distaccati);
- qualora il CCNL preveda la maturazione di un periodo ulteriore alle 4 settimane previste dalla legge
e solo per il periodo maturato in eccedenza.
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