Mobbing e straining

Mobbing e straining

  • 17 Luglio 2024
  • Pubblicazioni
La Corte di Cassazione, con Ordinanza n. 19186 del 12 luglio 2024 si pronuncia ancora una volta in materia di mobbing, stabilendo che il lavoratore inserito in un ambiente degradato e difficile che non riesce a provare il mobbing può essere comunque risarcito per straining. Il principio è dunque quello per cui, essendo lo straining una forma attenuata di mobbing - in cui difetta la continuità delle azioni vessatorie - la prospettazione solo in appello di tale fenomeno se nel ricorso di primo grado gli stessi fatti erano stati allegati e qualificati come mobbing, non integra la violazione dell'art. 112 c.p.c. (corrispondenza tra chiesto e pronunciato). Entrambe le fattispecie costituiscono, infatti, comportamenti datoriali ostili, atti ad incidere sul diritto alla salute del lavoratore, dunque rimane ferma l'allegazione relativa alla violazione della regola generale di cui all'art. 2087 c.c., al di là della categorizzazione che di tale lesione si voglia fornire all'interno della domanda.