L’inadempimento lieve, ma reiterato, porta al licenziamento

L’inadempimento lieve, ma reiterato, porta al licenziamento

  • 21 Giugno 2024
  • Pubblicazioni
Un lavoratore compie diversi errori nel taglio della pelle di divani e viene sanzionato con due sospensioni ed un rimprovero scritto; visto il reiterarsi degli errori e nonostante l’impegno del lavoratore ad una maggiore attenzione, lo stesso viene licenziato. Secondo la Cassazione (sentenza n. 17024/2024) la scelta del licenziamento invece di un ulteriore sanzione conservativa era giustificata dalla particolare gravità - sul piano soggettivo - del comportamento del lavoratore il quale non aveva mantenuto l’impegno assunto di agire con maggiore attenzione al fine di evitare ulteriori errori di distrazione e dunque ulteriori danni per la stessa azienda. Quindi, è il cumulo di inadempimenti lievi, tutti legittimamente contestati, a configurare, per l'ultimo inadempimento anche se lieve, la giusta causa di licenziamento. Si ribadisce quindi il principio  secondo cui, al ripetersi dell'inadempimento, è del tutto logico che la tolleranza del datore venga meno.