Causa di servizio in assenza di prova del contagio

Causa di servizio in assenza di prova del contagio

  • 17 Aprile 2024
  • Pubblicazioni
Al lavoratore contagiatosi accidentalmente con la puntura di sangue infetto all'interno del posto di lavoro può essere riconosciuta la causa di servizio anche se non ha provato, con dovizia di particolari, il contatto fra la siringa sporca e il suo corpo. A sancirlo, la Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con l'Ordinanza n. 10043 del 15 aprile 2024.
La Suprema Corte afferma invero che in tema di risarcimento del danno alla salute conseguente all'attività lavorativa, il nesso causale rilevante ai fini del riconoscimento dell'equo indennizzo per la causa di servizio è identico a quello da provare ai fini della condanna del datore di lavoro al risarcimento del danno, quando si faccia riferimento alla medesima prestazione lavorativa e al medesimo evento dannoso, con la conseguenza che, una volta provato il predetto nesso causale, grava sul datore di lavoro l'onere di dimostrare di aver adottato tutte le cautele necessarie per impedire il verificarsi dell'evento dannoso.