Incentivi collegati alle mansioni: spettano durante le ferie

Incentivi collegati alle mansioni: spettano durante le ferie

  • 18 Luglio 2023
  • Pubblicazioni
Nella vicenda oggetto della sentenza 19663/2023 della Corte di Cassazione, alcuni lavoratori dipendenti hanno presentato ricorso al fine di veder inseriti, nel computo della retribuzione dovuta durante le ferie i compensi spettanti a titolo di incentivo per indennità di condotta e l’indennità di riserva, previsti dall'articolo 54 del contratto aziendale. La Corte d'Appello, a conferma della sentenza di primo grado, ha accolto la domanda dei lavoratori, sul presupposto che deve rientrare nel computo della retribuzione dovuta nel periodo di ferie qualsiasi importo pecuniario percepito dal dipendente nei periodi di normale lavoro.Nel conseguente ricorso per Cassazione la società censura la sentenza per aver erroneamente e contraddittoriamente ritenuto che la retribuzione, durante il periodo di ferie, deve coincidere con quella di fatto percepita nel periodo di riferimento senza tener conto del fatto che l'effettiva incidenza delle voci rivendicate era del tutto irrisoria e che tutti i ricorrenti avevano pacificamente beneficiato delle ferie. Nel convalidare la decisione della Corte d'appello, la Cassazione ribadisce, a sua volta, come in passato, che la retribuzione dovuta nel periodo di godimento delle ferie annuali, secondo dell'articolo 7 della direttiva 2003/88/Ce, per come interpretata dalla Corte di giustizia (sentenza 20 gennaio 2009 relativa alle cause C-350/06 e C- 520/06), comprende qualsiasi importo pecuniario che si pone in rapporto di collegamento all'esecuzione delle mansioni e che sia correlato allo "status" personale e professionale del lavoratore (si veda Cassazione 13425/2019 e 18160/2023). Anche con riguardo al compenso da erogare in ragione del mancato godimento delle ferie, pur nella diversa prospettiva cui l'indennità sostitutiva assolve, si è ritenuto che la retribuzione da utilizzare come parametro debba comprendere qualsiasi importo pecuniario che si pone in rapporto di collegamento all'esecuzione delle mansioni e che sia correlato allo "status" personale e professionale del lavoratore (Cassazione 37589/2021). Spetta al giudice di merito valutare in concreto se la mancata erogazione di incentivi o voci retributive connessi alle mansioni è idonea a dissuadere il lavoratore dal godere delle ferie appartiene al giudice del merito. In conclusione, pertanto, la Cassazione conferma la sentenza della Corte di merito che, come ricordato, ha proceduto, correttamente, a una verifica ex ante della potenzialità dissuasiva dell'eliminazione di voci economiche dalla retribuzione erogata durante le ferie al godimento delle stesse, senza trascurare di considerare la pertinenza di tali compensi rispetto alle mansioni proprie della qualifica rivestita. Occorre ricordare, in linea generale, che in base all'articolo 51, comma 1, del Tuir, il reddito di lavoro dipendente è costituito da «tutte le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo d'imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione al rapporto di lavoro» (principio di cassa). La formulazione della norma è ampia e ispirata al principio di onnicomprensività, che porta a ricomprendere nella sfera del reddito di lavoro dipendente tutte le somme e i valori erogati al lavoratore:
- indipendentemente dal nesso sinallagmatico tra effettività della prestazione di lavoro reso e le somme e i valori percepiti;
- in qualunque modo riconducibili al rapporto di lavoro, anche se non provenienti direttamente dal datore di lavoro. In deroga al principio di onnicomprensività, l'articolo 51, comma 2, del Tuir elenca tassativamente le somme e i valori che, a certe condizioni, non concorrono in tutto o in parte a formare il reddito di lavoro dipendente o che concorrono a formarlo in base a regole particolari. Tra queste non sembra possano annoverarsi le voci oggetto della sentenza 19663/2023, ossia i compensi spettanti a titolo di incentivo per indennità di condotta e indennità di riserva, le quali vengono quindi attratte - ai fini della tassazione - nella regola generale stabilita dal comma 1, dell'articolo 51 del Tuir.


Fonte: SOLE 24 ORE