Patto di prolungamento del preavviso
- 16 Maggio 2023
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La durata del preavviso di recesso è di norma stabilita dalla contrattazione collettiva e può essere diversa a seconda che il recesso provenga dal datore (licenziamento) o dal lavoratore (dimissioni). Il preavviso è un istituto che tutela la parte che subisce il recesso di un contratto di lavoro ed assolve alla finalità di attenuare le conseguenze pregiudizievoli dell'improvvisa cessazione del rapporto per la parte che subisce l'iniziativa del recesso. Quanto alla possibilità per le parti di ampliare il termine di preavviso previsto dalla contrattazione collettiva, la giurisprudenza (ex multis, Cass. Civ. n. 4991/15) ha ritenuto legittima la clausola che preveda un termine di preavviso di dimissioni più lungo rispetto a quello previsto dalla contrattazione collettiva al ricorrere, però, di due condizioni:
che la facoltà di derogare il termine di preavviso sia prevista dal contratto collettivo applicato al caso di specie;
che il sacrificio del lavoratore sia ristorato da un adeguato compenso a carico del datore di lavoro ovvero da benefici economici o di carriera. Dalla prospettiva datoriale, inoltre, il patto di prolungamento del preavviso non è finalizzato solo a garantire un adeguato lasso di tempo per provvedere alla sostituzione del lavoratore, ma può anche consentire al datore di effettuare sul lavoratore un investimento in termini di formazione e crescita professionale, facendo affidamento sulla garanzia di stabilità del rapporto di lavoro.