superata la prova del dipendente già somministrato
- 15 Gennaio 2023
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La Cassazione ha ritenuto che si presume superata la prova apposta al contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato per fatti concludenti, se l'ex-dipendente viene assunto nelle medesime mansioni già svolte in precedenza, ma in virtù di contratto di lavoro somministrato presso lo stesso datore di lavoro. Il patto di prova è dunque uno strumento negoziale a tutela degli interessi di entrambe le parti del rapporto di lavoro, finalizzato a sperimentarne la convenienza sotto i vari e complessi profili professionali e relazionali tipi del negozio in parola. Tuttavia, la Cassazione con la sentenza n. 38029 ritiene che tale “spazio valutativo” sarebbe stato già consumato da tempo al momento dell'assunzione del dipendente, in ragione della peculiarità del caso, consistente appunto nel dato che il contratto di lavoro a tempo indeterminato, contenente il patto di prova, era stato preceduto dal contratto di somministrazione di manodopera a tempo determinato che vedeva il datore di lavoro quale utilizzatore delle prestazioni lavorative. Dunque, ancora una volta, in ambito giuslavoristico il dato materiale del pregresso inserimento de facto nell'organizzazione del lavoro viene considerato idoneo a superare quello formale della successiva instaurazione del rapporto lavorativo. Infatti, tale “contatto” professionale precedente all'assunzione basta per la Cassazione a ritenere presuntivamente superata la prova apposta al contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato per fatti concludenti. Prova che – a mente della Suprema Corte – sarebbe allora da rinvenirsi nell'attività lavorativa già precedentemente svolta in qualità di lavoratore somministrato.