Clausola sociale negli appalti: il ruolo dell'elenco del personale
- 22 Dicembre 2025
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La clausola sociale rappresenta uno strumento fondamentale per promuovere la stabilità occupazionale nel cambio di appalto, specialmente in quelli ad alta intensità di manodopera, dove la sua inclusione nei bandi di gara è obbligatoria. Tale clausola, prevista dalla contrattazione collettiva, mira a garantire la continuità del rapporto di lavoro per il personale impiegato. L'obbligo per l'impresa subentrante è quello di assumere il personale già dipendente dell'azienda cessante, a condizione che le prestazioni richieste rimangano invariate. La giurisprudenza ha qualificato la clausola sociale come un contratto a favore di terzi (i lavoratori), che fa sorgere in capo a questi un diritto soggettivo all'osservanza delle condizioni previste dalla contrattazione collettiva. La procedura di cambio appalto prevede che l'azienda uscente comunichi all'impresa subentrante l'elenco del personale impiegato, indicando qualifiche, anzianità e inquadramento. Tuttavia, la funzione di tale elenco è principalmente informativa e ricognitiva. Secondo il Tribunale di Napoli (sentenza 9 dicembre 2025, n. 9103) questa documentazione serve a fornire un quadro chiaro dei dipendenti ma è "privo di qualsivoglia efficacia costitutiva del diritto all'assunzione". Pertanto, il diritto del lavoratore a essere assorbito dall'impresa subentrante non dipende dalla sua inclusione formale in tale elenco, ma dall'effettivo e stabile impiego nell'appalto. L'obbligo di assunzione non è comunque assoluto e incondizionato. Deve essere contemperato con le esigenze organizzative dell'impresa subentrante e l'armonizzabilità del numero e delle qualifiche dei lavoratori con la nuova struttura aziendale. Il mancato rispetto delle procedure di comunicazione da parte dell'impresa uscente può, in alcuni casi, elidere l'obbligo di assunzione in capo alla subentrante.