Lavoratrici madri ed esonero IVS: dalla Consulta un monitorio al Legislatore per uniformare la disciplina
- 4 Novembre 2025
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Con la Sentenza n. 159 del 31 ottobre 2025 , la Corte costituzionale ha dichiarato inammissibili le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal Tribunale di Milano in relazione all'articolo 1, commi 180 e 181, Legge n. 213/2023 ( cd Legge di bilancio 2024 ). In sostanza, il Giudice rimettente sostenendo che le disposizioni realizzino una discriminazione diretta tra le lavoratrici madri a tempo determinato e quelle a tempo indeterminato, ed una discriminazione indiretta connessa alla nazionalità con riferimento alle lavoratrici madri straniere, statisticamente presenti tra quelle con contratto a tempo determinato e di lavoro domestico in percentuale molto più alta rispetto alle lavoratrici aventi cittadinanza italiana. Nonostante la Consulta abbia riconosciuto una graduale correzione della normativa da parte del Legislatore (nello specifico, con la L. n. 207/2024 e il DL n. 95/2025), non può allo stesso tempo non constatare come siano rimasti escluse dalla platea delle beneficiarie dell'esonero IVS le lavoratrici madri con contratto di lavoro a tempo determinato la cui retribuzione imponibile mensile superi i 2.692 euro e le lavoratrici madri titolari di contratto di lavoro domestico . Non potendo però mettere mano direttamente alla normativa, la Consulta ha sollecitato il Legislatore in tal senso, invitando ad uniformare la disciplina in materia in vista di un pieno sostegno alla maternità.