Nuovo bonus mamme 2025, domande entro il 9 dicembre
- 29 Ottobre 2025
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La richiesta per l’integrazione al reddito di 40 euro prevista dall’articolo 6 del Dl 95/2025 a favore delle lavoratrici madri con due o più figli, nota come Nuovo bonus mamme andrà fatta entro il termine ordinatorio del 9 dicembre. Lo ha stabilito la circolare Inps 139 /2025, pubblicata il 28 ottobre, contenente le istruzioni operative per richiedere il bonus, corredate da una serie di esempi. Più precisamente, la circolare sottolinea che la domanda va presentata entro 40 giorni dalla sua pubblicazione, ma siccome il 7 dicembre cade di domenica e l’8 dicembre è un giorno festivo si arriva a martedì 9 dicembre. In ogni caso il termine non è decadenziale: per eventuali domande successive slitterà il pagamento. Si ricorda che il decreto ha rinviato al 2026 l’attuazione dell’esonero contributivo previsto dalla legge di Bilancio 2025, sostituendo per l’anno in corso tale agevolazione con un bonus esente da prelievo contributivo e fiscale e non rilevante ai fini dell’Isee destinato a madri con due figli, fino al compimento del decimo anno del più piccolo, e a madri con almeno tre figli, con reddito da lavoro dipendente non a tempo indeterminato (e autonomo), fino al compimento del diciottesimo anno di quello più giovane. L’integrazione consiste nell’erogazione di una somma pari a 40 euro al mese per ogni mese o frazione di mese di vigenza del rapporto di lavoro dipendente, o dell’attività di lavoro autonomo - purché in questo caso le lavoratrici siano iscritte a una gestione previdenziale obbligatoria, tra cui le Casse di previdenza professionali e la gestione separata dello stesso Inps - e verrà corrisposta fino a un massimo di 480 euro il prossimo dicembre. Il beneficio non spetta in caso di lavoro domestico, mentre ricomprende intermittenti e somministrati. Il bonus non spetta, invece, alle madri con reddito da lavoro dipendente a tempo indeterminato, con almeno tre figli e fino al compimento del diciottesimo anno di età da parte del più giovane: in questo caso si sovrappone e risulta applicabile l’esonero contributivo introdotto dall’articolo 1, comma 180, della legge 213/2023 (Bilancio 2024), che consiste nell’esenzione dei contributi Ivs a carico della lavoratrice fino a un massimo di 3mila euro all’anno, riparametrati su base mensile. L’Inps ricorda che ai fini dell’erogazione del Nuovo bonus mamme è previsto un tetto massimo di reddito da lavoro delle interessate che non può essere, per l’anno 2025, superiore a 40mila euro su base annua, e che il requisito relativo al numero dei figli appartenenti al nucleo familiare della lavoratrice deve sussistere alla data del 1° gennaio 2025 ovvero si deve perfezionare entro il 31 dicembre dello stesso anno. Se tale condizione si realizza in un momento successivo al 1° gennaio, il bonus partirà dal mese in cui esso matura. Le lavoratrici già nelle condizioni di poter beneficiare dell’aiuto, dovranno inoltrare telematicamente la domanda all’Inps entro il 9 dicembre 2025. Poiché il limite reddituale si riferisce all’intero anno in corso, il reddito da considerare è presunto. Nella circolare l’Inps non precisa come dovranno comportarsi le lavoratrici che, dopo la presentazione dell’istanza, conseguiranno un reddito aggiuntivo che le collocherà oltre i 40mila euro previsti dalla norma. In particolare, non è detto come dovrà avvenire l’eventuale restituzione del bonus risultato non dovuto. L’importo delle mensilità di bonus spettanti dal 1° gennaio 2025 (o maturate poi), fino a novembre, verrà corrisposto in un’unica soluzione in sede di liquidazione relativa a dicembre 2025, se la domanda verrà trasmessa in tempo utile; altrimenti il pagamento slitterà ai mesi successivi ma comunque non oltre febbraio 2026. Le lavoratrici che maturano i requisiti dopo il termine fissato dalla circolare, potranno presentare la domanda entro il 31 gennaio 2026 per garantirsi la ricezione del bonus entro febbraio 2026. Le istanze attestanti il possesso dei requisiti previsti dal Dl 95/2025 potranno essere inoltrate tramite il sito Inps utilizzando la propria identità digitale, per mezzo del Contact Center Multicanale o tramite i Patronati. All’atto della presentazione della domanda, inoltre, andrà indicata la modalità di pagamento prescelta mediante accredito su conti dotati di Iban o bonifico domiciliato.
Fonte: SOLE24ORE