I medici certificatori già profilati possono utilizzare il profilo in loro possesso per l’acquisizione dei nuovi certificati medici introduttivi da parte dell’Inps, in relazione ai residenti o domiciliati nei territori coinvolti nella sperimentazione del nuovo procedimento per attestare la disabilità, procedimento che dal 30 settembre si estende ad altre province oltre a quelle coinvote nella prima fase della sperimentazione. Lo afferma l’Inps con il messaggio 2806/2025. Il nuovo messaggio precisa che, per i medici certificatori che si profilano per la prima volta, è necessaria una specifica abilitazione ai servizi telematici dell’Inps da richiedere compilando il modulo “AP110” e inviandolo tramite Pec alla struttura territorialmente competente dell’Inps. Per effetto dell’ampliamento, la sperimentazione riguarda nel complesso le province di: Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari, Trieste, Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza. Perciò dal 30 settembre in questi territori si applica la procedura che comporta l’invio telematico all’istituto previdenziale del certificato medico introduttivo, senza più che sia necessario procedere alla trasmissione della domanda amministrativa per accertare lo stato di disabilità. Il certificato introduttivo dovrà essere compilato e inviato unicamente attraverso il sito web dell’istituto previdenziale accedendo alla sezione “Sostegni, Sussidi e Indennità”. I medici interessati sono quelli in servizio presso le aziende sanitarie locali, le aziende ospedaliere, gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, i centri di diagnosi e cura delle malattie rare, nonché i medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali del servizio sanitario nazionale, medici in quiescenza iscritti all’albo, liberi professionisti e medici in servizio presso strutture private accreditate, come individuati dall’Inps. Il messaggio ricorda inoltre che per medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali del servizio sanitario nazionale, medici in quiescenza iscritti all’albo, liberi professionisti e medici in servizio presso strutture private accreditate, è necessario essere in possesso di un requisito formativo realizzato mediante il dossier formativo di gruppo della Federazione nazionale degli ordini dei medici. Questa condizione va attestata dal medico in sede di compilazione telematica del certificato medico introduttivo. I restanti medici certificatori, cioè medici in servizio presso le aziende sanitarie locali, le aziende ospedaliere, gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, i centri di diagnosi e cura delle malattie rare, sono esenti dalla verifica del requisito della formazione e devono limitarsi a spuntare nella nuova procedura del certificato medico introduttivo la struttura sanitaria di appartenenza. Infine, il certificato medico introduttivo ai fini della valutazione di base è inserito, con la trasmissione all’Inps, anche nel fascicolo sanitario elettronico.
Fonte: SOLE24ORE