Infortunio sul lavoro: datore di lavoro sempre (o quasi) responsabile

Infortunio sul lavoro: datore di lavoro sempre (o quasi) responsabile

  • 29 Settembre 2025
  • Pubblicazioni
Con l'Ordinanza n. 26021 del 24 settembre 2025, la Corte di Cassazione torna su un tema piuttosto spinoso, ossia quello della suddivisione degli oneri di allegazione e prova in materia di infortunio e malattie professionali. Protagonista del caso è un lavoratore che, nonostante avesse a disposizione i DPI forniti dal datore di lavoro e fosse stato formato ad hoc, subiva delle lesioni gravissime all'occhio mentre tagliava un tondino di ferro. Tuttavia, la Cassazione afferma che la predisposizione dei dispositivi di protezione non è sufficiente ad esonerare il datore dalla sua responsabilità per l'infortunio occorso al dipendente, posto che egli è sempre responsabile, sia quando ometta di adottare le misure protettive, sia quando, pur avendole adottate, non vigili affinché siano di fatto rispettate. In tal senso, i Giudici ribadiscono che il lavoratore che agisce per il risarcimento del danno ha solo l'onere di provare che il fatto sia avvenuto per effetto del lavoro prestato e le conseguenze che ne sono derivate, allegando l'inadempimento datoriale, ma senza l'onere di provarlo. È proprio a questo punto che scatta l'onere probatorio posto in capo al datore di lavoro.