Il datore di lavoro non può impedire al lavoratore di andare in bagno
- 14 Maggio 2025
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Un episodio grave e lesivo della dignità personale è alla base di una recente pronuncia della Cassazione, che ha riaffermato un principio essenziale: il diritto del lavoratore al risarcimento del danno morale quando venga compromessa la sua dignità sul luogo di lavoro. Con l’Ordinanza n. 12504 del 11 maggio 2025, la Suprema Corte ha confermato la condanna di una società che non aveva tutelato la salute e il rispetto dovuto a un proprio dipendente in una situazione di urgente necessità fisiologica. La fattispecie in esame riguardava un operaio a cui il capo reparto aveva vietato di allontanarsi dalla postazione per andare in bagno. Tale diniego aveva costretto l’uomo, impossibilitato a trattenersi, a urinarsi addosso, subendo un’umiliazione profonda. A fronte di questo episodio, il lavoratore aveva agito in giudizio e ottenuto il riconoscimento del danno morale, con conseguente condanna dell’azienda al risarcimento.