Patto di non concorrenza: se è troppo ampio e pagato poco è nullo
- 8 Maggio 2025
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Con l’Ordinanza n. 11765 del 5 maggio 2025, la Suprema Corte è intervenuta su una questione avente ad oggetto la validità di un patto di non concorrenza stipulato tra una banca e un ex dipendente, e ha affermato che è nullo l’accordo che impone al lavoratore un vincolo generalizzato e indifferenziato allo svolgimento di qualsiasi attività nel settore bancario, finanziario e assicurativo per un periodo di 12 mesi, senza una adeguata compensazione economica e con un’estensione territoriale non previamente determinabile. In questo caso, la Corte ha chiarito che la validità del patto richiede non solo il rispetto dei limiti legali di durata e l’autonomia del corrispettivo rispetto alla retribuzione, ma anche che l’oggetto sia determinato o determinabile sin dalla stipula, e che il compenso non sia simbolico o manifestamente iniquo rispetto alla concreta incidenza del vincolo sulla libertà lavorativa e sulla capacità di guadagno del lavoratore, con conseguente nullità dell’intero accordo in caso di sproporzione.