Pause e licenziamento
- 3 Aprile 2025
- Pubblicazioni
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 8707/2025, conferma la legittimità del licenziamento di un dipendente che effettuava frequenti e prolungate soste al bar durante l'orario di lavoro. Un addetto alla raccolta porta a porta dei rifiuti urbani si tratteneva ripetutamente presso diversi bar per periodi che eccedevano le pause previste, compromettendo il regolare svolgimento del servizio pubblico. Secondo la Cassazione:
- È legittimo il controllo tramite agenzia investigativa quando finalizzato ad accertare comportamenti illeciti lesivi del patrimonio e dell'immagine aziendale
- La tutela del patrimonio aziendale include anche la reputazione e l'immagine dell'impresa presso il pubblico
- Non serve l'affissione del codice disciplinare quando la condotta viola i doveri fondamentali del rapporto di lavoro.
Il licenziamento é stato dochiato proporzionato considerando:
- La reiterazione delle condotte
- L'esistenza di precedenti provvedimenti disciplinari
- Il richiamo da parte della committente
- La lesione dell'immagine aziendale. Confermata la legittimità del controllo investigativo specialmente quando il lavoro viene svolto fuori dai locali aziendali, dove è più facile la lesione dell'interesse all'esatta esecuzione della prestazione e dell'immagine dell'impresa.