Riforma della disabilità

Riforma della disabilità

  • 20 Marzo 2025
  • Pubblicazioni
Il D.Lgs. n. 62/2024, come modificato dal DL n. 202/2024 (c.d. Milleproroghe), convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 15/2025, ha riformato i criteri e le modalità di accertamento della condizione di disabilità, affidandola in via esclusiva su tutto il territorio nazionale all'INPS, a partire dal 1° gennaio 2027. Dal 1° gennaio 2025 è stata avviata una fase sperimentale in alcune province. Ora l' INPS, con Messaggio n. 950 del 18 marzo 2025 , rende noto che la separazione tra l'accertamento della disabilità e la verifica delle condizioni socio-economiche è rimasta invariata, pertanto, la trasmissione dei dati socio-economici può essere effettuata dall'assistito successivamente all'invio del certificato introduttivo da parte del medico certificatore accedendo al nuovo servizio rilasciato sul portale dell'Istituto, denominato “Dati socio-economici prestazioni di disabilità”. In particolare, i soggetti in possesso di identità digitale SPID almeno di Livello 2, CNS o CIE 3.0/le Associazioni di categoria possono così autocertificare e trasmettere le relative condizioni reddituali, familiari, lavorative e ogni altra informazione richiesta dall'Istituto per consentire la verifica del diritto all'eventuale prestazione economica riconosciuta. Gli Istituti di patronato possono utilizzare, invece, il servizio tramite il “Portale dei Patronati”. L'Istituto precisa, inoltre, che per le domande di invalidità civile inoltrate entro il 31 dicembre 2024 negli ambiti territoriali interessati alla sperimentazione nonché in tutti gli altri ambiti non ancora coinvolti nell'attuazione della riforma, si continuerà a utilizzare per l'inserimento dei dati socio-economici la procedura attuale, tramite accesso al servizio: “Verifica dati socio-economici e reddituali per la concessione delle prestazioni economiche”.