Stalking e posto di lavoro

Stalking e posto di lavoro

  • 13 Marzo 2025
  • Pubblicazioni
La Suprema Corte (sent. n. 4797/2025) conferma il licenziamento di un agente di polizia municipale che aveva perseguitato l'ex compagna con minacce e molestie reiterate.  I comportamenti di elevata antisocialità, anche se relativi alla vita privata, possono giustificare il licenziamento quando ledono irrimediabilmente la fiducia del datore di lavoro. Nel caso specifico, la particolare gravità dello stalking e la delicata posizione del dipendente, vogile urbano, hanno reso impossibile la prosecuzione del rapporto di lavoro. La decisione si allinea con la giurisprudenza che valuta la legittimità del licenziamento per fatti extralavorativi considerando:
- La gravità della condotta
- Il ruolo del dipendente
- L'impatto sul rapporto fiduciario
- La compatibilità con le mansioni svolte.