Anche per il 2025 il Governo ha cercato di porre rimedio a quella che viene espressamente definita una “eccezionale mancanza di offerta di lavoro nel settore turistico, ricettivo e termale”, portando avanti l'applicazione di un particolare istituto che fu introdotto inizialmente dal Decreto Lavoro (decreto-legge 48/2023) per l'anno 2023. Successivamente, sempre con l'obiettivo di garantire la stabilità occupazionale in un settore che è notoriamente caratterizzato da rapporti discontinui, di breve durata o addirittura sommersi, la legge di bilancio 2024 aveva prorogato tale misura fino al 30 giugno 2024. Parliamo di una misura riguardante il settore turistico, ricettivo e termale, a favore dei lavoratori degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, e del comparto del turismo, ivi inclusi gli stabilimenti termali.Vi rientrano in particolare, ai sensi dell'art. 5, c. 1, Legge 287/91:
a) esercizi di ristorazione, per la somministrazione di pasti e di bevande, comprese quelle aventi un contenuto alcoolico superiore al 21 per cento del volume, e di latte (ristoranti, trattorie, tavole calde, pizzerie, birrerie ed esercizi similari);
b) esercizi per la somministrazione di bevande, comprese quelle alcooliche di qualsiasi gradazione, nonché di latte, di dolciumi, compresi i generi di pasticceria e gelateria, e di prodotti di gastronomia (bar, caffè, gelaterie, pasticcerie ed esercizi similari);
c) esercizi di cui alle lettere a) e b), in cui la somministrazione di alimenti e di bevande viene effettuata congiuntamente ad attività di trattenimento e svago, in sale da ballo, sale da gioco, locali notturni, stabilimenti balneari ed esercizi similari;
d) esercizi di cui alla lettera b), nei quali è esclusa la somministrazione di bevande alcooliche di qualsiasi gradazione.
Ai lavoratori dipendenti di imprese operanti in tali ambiti viene riconosciuta una somma, che non concorre alla formazione del reddito, pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario, come definiti dal D.Lgs. 66/2003, effettuate nei giorni festivi. La Legge di Bilancio per il 2025, quindi, non modifica la misura del trattamento già precedentemente prevista. Le domande potranno essere presentate a partire dal 1° gennaio 2025 e fino al 30 settembre 2025. Viene altresì riconfermata l'ulteriore condizione da rispettare riguardante il reddito: i lavoratori che vogliano usufruire della misura in esame non devono aver conseguito nel periodo d'imposta 2024 un reddito di lavoro dipendente di importo superiore a euro 40.000.Poiché le caratteristiche del trattamento in esame sono pressoché identiche, è possibile fare riferimento Circolare del 7 marzo 2024 dell'Agenzia delle Entrate, n. 5/E, nella quale sono stati chiariti due punti fondamentali:
Modalità di richiesta: il sostituto d'imposta riconosce il trattamento integrativo speciale su richiesta del lavoratore, il quale attesta per iscritto l'importo del reddito di lavoro dipendente conseguito nell'anno 2024 tramite dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. In ogni caso, è necessario conservare la documentazione comprovante l'avvenuta dichiarazione, ai fini di un eventuale controllo da parte degli organi competenti.
Modalità di erogazione: il sostituto d'imposta eroga il trattamento integrativo speciale a partire dalla prima retribuzione utile, comprendendo nella stessa anche le quote di trattamento integrativo riferite a mesi precedenti non ancora erogate. Anche per il 2025, salvo diverse indicazioni da parte dell'Amministrazione finanziaria, l'erogazione di tali somme potrà avvenire anche successivamente al 30 settembre 2025, ma comunque entro il termine di effettuazione delle operazioni di conguaglio di fine anno. Il sostituto d'imposta indica, inoltre, nella certificazione relativa al periodo d'imposta 2024, il trattamento integrativo speciale erogato al lavoratore. Al fine di consentire il recupero da parte dei sostituti d'imposta delle somme erogate, i sostituti d'imposta potranno utilizzare l'istituto della compensazione tramite modello F24.
Pertanto, i lavoratori del settore turismo che siano in possesso dei requisiti richiesti dalla legge, potranno, anche nel 2025, usufruire di questa agevolazione per le prestazioni lavorative svolte in orario notturno o straordinario ed effettuate nei giorni festivi.
Fonte: QUOTIDIANO PIU' - GFL