Licenziamento della lavoratrice domestica

Licenziamento della lavoratrice domestica

  • 24 Dicembre 2024
  • Pubblicazioni
Il Tribunale di Lecco, con la sentenza n. 437 del 24 luglio 2024, ha stabilito che, in caso di licenziamento illegittimo di una lavoratrice domestica, non spetta alcun risarcimento del danno oltre all'indennità sostitutiva del preavviso. Nel caso specifico, la lavoratrice era stata licenziata per giusta causa a causa di presunte gravi inadempienze. Tuttavia, il licenziamento è stato impugnato perché adottato in violazione dell'art. 7 dello Statuto dei Lavoratori: il datore di lavoro non aveva formalmente contestato l'addebito né concesso alla lavoratrice il termine per presentare le sue giustificazioni. Il tribunale ha dichiarato nullo il licenziamento per il mancato rispetto della procedura prevista, ma ha precisato che la lavoratrice domestica non ha diritto al risarcimento del danno riconosciuto ai dipendenti di impresa. Di conseguenza, al datore di lavoro è stato imposto il pagamento della sola indennità sostitutiva del preavviso. Questa decisione conferma un’importante distinzione tra la disciplina applicabile ai lavoratori domestici e quella dei lavoratori subordinati di imprese, evidenziando la particolarità del rapporto di lavoro domestico. Un caso che pone l’accento sulla necessità di rispettare le procedure disciplinari anche nei rapporti di lavoro domestico, pur in un contesto normativo con tutele differenziate.