Legittimo il licenziamento per malattia simulata
- 8 Dicembre 2024
- Pubblicazioni
La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 30551 del 27 novembre 2024, ha dichiarato legittimo il licenziamento disciplinare irrogato dal datore di lavoro, a seguito di contestazione della diagnosi effettuata dal medico circa l'impossibilità della prestazione di un proprio dipendente, senza aver presentato una querela di falso del relativo certificato medico. Infatti, i giudici di legittimità rilevano, in via preliminare, che il certificato redatto da un medico convenzionato con un ente previdenziale o con il Servizio Sanitario Nazionale per il controllo della sussistenza delle malattie del lavoratore è atto pubblico che fa fede, fino a querela di falso, circa la provenienza del documento. Tuttavia, tale fede privilegiata non si estende anche ai giudizi valutativi che il sanitario ha espresso, in occasione del controllo, in ordine allo stato di malattia e all'impossibilità temporanea della prestazione lavorativa. Tali giudizi, infatti, pur dotati di un elevato grado di attendibilità in ragione della qualifica funzionale e professionale del pubblico ufficiale e dotati, quindi, di una particolare rilevanza sotto il profilo dell'art. 2729 c.c., consentono al giudice di considerare anche elementi probatori di segno contrario acquisiti al processo, come, ad esempio, la relazione dell'investigatore privato che ha pedinato la lavoratrice mentre si reca al mare, nonostante il dolore acuto alla cervicale.