Lotta al lavoro sommerso: Portale nazionale del sommerso
- 25 Novembre 2024
- Pubblicazioni
Il Ministero del Lavoro dà il via alla fase operativa per l'attuazione del Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso attraverso l'implementazione dei dati di INPS, INAIL, carabinieri e GdF nel Portale nazionale del sommerso (PNS), gestito dall'Ispettorato Nazionale del Lavoro con l'obiettivo di garantire trasparenza e legalità nel mercato del lavoro. Con proprio decreto, il Ministero del Lavoro ha dato il via definitivo alle misure volte a fronteggiare il fenomeno del lavoro sommerso. Il fulcro del provvedimento è rappresentato dall'implementazione del Portale nazionale del sommerso (PNS), quale strumento innovativo di raccolta e gestione integrata delle informazioni relative alle violazioni in materia di lavoro e legislazione sociale. Il Portale nazionale del sommerso. Il PNS, che viene gestito dall'Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), rappresenta il fulcro delle strategie di controllo messe in atto dal Ministero del Lavoro. Entro il 30 maggio 2025, tutte le informazioni risultanti dall'attività ispettiva di enti come INPS, INAIL, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza devono confluire nel Portale, al fine di garantire l'interoperabilità tra le banche dati. Ai fini lavoristici, i dati inclusi, ferma restando la possibilità di implementazioni successive e di periodici aggiornamenti, comprenderanno informazioni riguardanti:
- violazioni in materia di lavoro, sicurezza e legislazione sociale;
- provvedimenti di sospensione e diffide accertative;
- irregolarità contributive e assicurative;
- violazioni penali e fiscali.
Ulteriore elemento di novità del decreto è l'interoperabilità tra il PNS e la Piattaforma per la gestione delle azioni di compliance e per il contrasto al lavoro sommerso, rilasciata dall'INPS. L'operatività sinergica permette un monitoraggio più efficiente delle violazioni nonché un rapido scambio di informazioni, al fine di ottimizzare le attività di controllo e prevenzione. A partire dal 15 gennaio 2025, INL e INPS dovranno presentare una relazione sulle attività svolte al Ministero del Lavoro, con cadenza mensile: l'obiettivo è quello di verificare l'efficacia del sistema e apportare eventuali miglioramenti. Il decreto prevede misure stringenti per il trattamento dei dati personali, consentiti solo per motivi di interesse pubblico, in linea con il Reg. UE 2016/679 (GDPR). Le informazioni sensibili, infatti, saranno accessibili solo ai soggetti autorizzati e verranno trattate con specifiche e appropriate misure tecniche e organizzative per garantire la sicurezza e la protezione dei diritti fondamentali degli interessati. Il decreto ministeriale, come visto, compie un deciso passo in avanti nella lotta al lavoro sommerso in Italia, valorizzando i vantaggi legati all'uso di tecnologie avanzate e di gestione integrata e sinergica delle informazioni. L'obiettivo è quello di garantire trasparenza e legalità nel mercato del lavoro per contrastare le irregolarità e garantire la protezione dei lavoratori.
Fonte: QUOTIDIANO PIU' - GFL