CCNL Dirigenti Industria
- 25 Novembre 2024
- Pubblicazioni
Confindustria e Federmanager, in data 13 novembre 2024, rinnovano il contratto collettivo nazionale per i dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi 30 luglio 2019. L’intesa decorre dal 1° gennaio 2025 ed avrà scadenza il 31 dicembre 2027. Il CCNL dirigenti industria costituisce il riferimento di decine di migliaia di dirigenti e di aziende produttrici di beni e servizi e sicuramente è, per la categoria, il contratto più importante. Vista la sua peculiarità, ovviamente, il rinnovo si concentra soprattutto su alcune questioni tipiche della figura professionale; ciò nonostante, alcuni argomenti sviluppati negli ultimi anni nei contratti di quadri, impiegati ed operai diventano così trasversali che rappresentano una parte importante anche di questo accordo. L’aspetto più rilevante è la clausola che prevede l’obbligatorietà della presenza della parte variabile nella struttura retributiva del dirigente; le parti firmatarie ritengono che ciò costituisca un elemento di grande rilevanza per la modernizzazione dei sistemi gestionali delle imprese, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni. Di conseguenza, le imprese saranno tenute ad adottare sistemi retributivi collegati ad indici e/o risultati (management by objective), di cui dovranno essere informate le rsa dei dirigenti, ove presenti. Tali sistemi, in ogni caso, dovranno computare, ai fini della determinazione del compenso, i periodi di congedo di maternità e paternità obbligatori e di congedo parentale. Il contratto amplia la definizione della categoria: sono dirigenti i prestatori di lavoro per i quali sussistano le condizioni di subordinazione di cui all’art. 2094 del codice civile e che ricoprano un ruolo caratterizzato da un elevato grado di professionalità, autonomia e potere decisionale. Oltre le classiche figure apicali, riporta il contratto, rientrano nella definizione i procuratori ai quali la procura conferisca in modo continuativo poteri di rappresentanza e decisione per tutta o per una notevole parte dell’azienda e quelle figure professionali di più elevata qualificazione e consolidata esperienza tecnico-professionale, che concorrono a definire e realizzano in piena autonomia gli obiettivi dell’impresa o di un suo ramo autonomo. Da ormai diversi anni la parte economica del ccnl dirigenti è caratterizzata da questo istituto, definito come il parametro retributivo annuo lordo con il quale confrontare il trattamento economico annuo lordo. L’accordo di rinnovo rinforza il trattamento minimo complessivo di garanzia, determinato in ragione d’anno: a valere dal 2025 l’importo è elevato a 80.000 euro, che diventa 85.000 nel 2026. A copertura del 2024 è stato previsto di erogare un importo “una tantum” pari al 6% del trattamento economico annuo lordo per i dirigenti che non abbiano percepito aumenti retributivi o compensi di altra natura dal gennaio 2019. La somma sarà erogata sempreché si rientri entro il limite di reddito di 100 mila euro lordi/anno. Nel contratto del 2000, al fine di realizzare in maniera continua e permanente la formazione e l’aggiornamento culturale-professionale dei dirigenti, le parti avevano costituto uno specifico fondo, denominato “Fondirigenti Giuseppe Taliercio”. Per sostenere le sue attività, a partire dal 2025, le imprese dovranno versare la quota di 100 euro annue per ogni dirigente in servizio, somme che andranno ad integrare le risorse private della fondazione. Per sostenere l’associazione denominata “4.Manager”, a cui è affidato il compito di diffondere la cultura d’impresa, sempre a partire dal 2025, le imprese verseranno la quota di 100 euro annue per ciascun dirigente in servizio. L’intesa prevede di aumentare la quota minima a carico dell’impresa al fondo “Previndai Fondo Pensione”. Le parti condividono un progetto di potenziamento dell’attuale fondo denominato “Fasi”, che si avvarrà di una apposita società denominata IWS Spa, per innalzare le attuali coperture assicurative. Il ccnl dirigenti si muove con attenzione rispetto a questo importante e delicato argomento, alla ribalta negli ultimi anni: in allegato all’intesa di rinnovo, Confindustria e Federmanager sottoscrivono un accordo sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro. Specifiche clausole, infine, sono dedicate ai temi relativi ad equità retributiva, pari opportunità, tutela e sostegno della maternità, della paternità e della genitorialità condivisa.
Fonte: QUOTIDIANO PIU' - GFL