Registrazioni sul posto di lavoro
- 11 Novembre 2024
- Pubblicazioni
Un dipendente può utilizzare la registrazione delle conversazioni dei suoi colleghi per difendersi in giudizio, anche quando sono state acquisite senza il consenso degli interessati? La Corte di Cassazione, con l’ordinanza 24797/2024 ha ribadito che quando si tratta di agire in giudizio per tutelare dei diritti connessi al rapporto di lavoro, si possono utilizzare le registrazioni acquisite di nascosto. Secondo la Corte, in applicazione del regolamento UE (GD.P.R.) 679/2016, difendersi in giudizio, specie ove la controversia attenga a diritti della persona strettamente connessi alla dignità umana -come quelli dei lavoratori, secondo quanto dispone l'art. 36 Cost. Gli artt. 17 e 21 del GDPR stabiliscono che nel bilanciamento degli interessi in gioco, il diritto di difendersi in giudizio può essere ritenuto prevalente sui diritti dell'interessato al trattamento dei dati personali. In particolare la giurisprudenza è consolidata nel ritenere che l'uso di dati personali non è soggetto all'obbligo di informazione ed alla previa acquisizione del consenso del titolare quando i dati stessi vengano raccolti e gestiti nell'ambito di un processo. Resta salvo il principio per cui il trattamento di dati personali senza il consenso dell'interessato deve avvenire nel rispetto del criterio della "minimizzazione", ove cioè sia indispensabile per la tutela di interessi vitali della persona che li divulga o della sua famiglia.