Dipendente marginalizzato dal superiore: stalking lavorativo
- 28 Agosto 2024
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In tema di mobbing, è intervenuta la Corte di Cassazione, terza sezione penale, con la Sentenza n. 32770 del 21 agosto 2024, ad affermare la responsabilità del datore di lavoro o superiore per stalking lavorativo, per aver adottato degli atti persecutori e una serie di atteggiamenti ostili che hanno marginalizzato e mortificato il lavoratore dipendente, rendendogli impossibile o molto difficile la prosecuzione della sua attività lavorativa. I giudici sottolineano che presupposto per la sussistenza della responsabilità datoriale è che si ingeneri un perdurante e grave stato di ansia o di paura nel dipendente che costringono il medesimo a mutare le proprie abitudini di vita ex articolo 612 bis Codice penale.